23 agosto
Umanità nova
cronaca di una mancata rivoluzione
Carullo-Minasi
con Giuseppe Carullo
regia Cristiana Minasi
drammaturgia Fabio Pisano
assistente alla regia Sergio Runci
collaborazione Fabio Cuzzola, Giovanna La Maestra, Massimo Ortalli
consulenza musicale Alessandro Calzavara
produzione Sciara Progetti Teatro e Carullo-Minasi
- Area Iris
- 21.30
- Biglietto 10€
- 50 min
I Moti di Reggio, i cinque anarchici morti sulla strada, sono la disturbante scheggia di un’ Italia impazzita, sono l’eco di un “mito” andato a finire male. Una generazione, quella dei ventenni del ’68, che ha lottato e che ha perso, anzi peggio è stata strumentalizzata dal potere.
Ha ragione lo scrittore Luis Sepulveda: “Narrare è resistere”.
Resistere alla tentazione di dimenticarli, di dimenticare.
Lo spettacolo – narrando della specifica vicenda dei cinque anarchici di Reggio e del conflitto generazionale scatenatosi negli anni sessanta e subdolamente cavalcato dai movimenti di estrema destra italiana per creare una strategia della tensione volta a far accettare alle classi dirigenti l’eventualità di una dittatura – intende farsi portatore dell’importanza della Storia, della sua conoscenza e della sua corretta trasmissione per evitare che i fatti si ripetano senza che li si conosca. Non a caso il titolo dello spettacolo richiama il nome del celebre settimanale anarchico. Le forme di comunicazione, le verità che emergono e non emergono, la memoria, la dimenticanza, la perdita di rappresentanza e la difficile, se non impossibile, voglia di partecipare ai movimenti di rivoluzione non ha consentito a “quelle nuove generazioni” di proseguire sulla strada che da sempre appartiene ai giovani di tutti i tempi: il sogno.